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Lampascioni cotti nella cenere calda


Occorrono:

lampascioni
olio

aceto
sale
pepe

Coprirli con la cenere calda; una volta cotti, liberateli dalle tuniche esterne e metteteli in un piatto da portata, conditeli con olio evo, aceto, sale e e pepe. Possono essere serviti come antipasto oppure come contorno agli arrosti di carne. Accompagnare con un bicchiere di buon vino ristoratore.

..in uno sciroppo di giuggiole..


Nel Salento, il giuggiolo è oggi rinvenibile in esemplari isolati o più spesso in siepi semi inselvatichite nei pressi di masserie e vecchi casali abbandonati, ma un tempo era un albero piuttosto diffuso in diversi comprensori e in particolare nel territorio di Leverano i cui abitanti andavano commercializzando per tutti i mercati i suoi frutti. Oggi, nel Salento, oltre che sporadicamente presenti nei mercati allo stato fresco, le si ritrova in vendita anche sciroppate in occasione di alcune fiere e in particolare in quella di Sant’Ippazio a Tiggiano.


Ingredienti :

1kg di giuggiole
750 gr di zucchero
7 dl d’acqua


Calate nell’acqua bollente le giuggiole, tenetecele per quattro-cinque minuti, quindi scolatele.
Ponete lo zucchero in una casseruola, versatevi sopra l’acqua e ponete sul fuoco, fate sciogliere lo zucchero mescolando di continuo e calate le giggiole, quando lo zucchero comincia a cadere a goccia, levatele con una schiumarola a fori larghi e conservatele in vasi di vetro.


Liquore di finocchio selvatico



Ingredienti :

una trentina di infiorescenze fiorite di finocchio selvatico
acqua lt 1
1 litro di alcol a 90° 
800 gr di zucchero

Ponete le ombrelle fiorite in un recipiente ermetico e versatevi sopra l’alcol.
Possibilmente lasciate il vaso al sole, ritirandolo durante la notte.
Lasciate macerare per 30 giorni, agitando ogni tanto. Preparate a caldo uno sciroppo con l’acqua e lo zucchero, lasciatelo raffreddare e unitelo agli altri ingredienti.
Mescolate bene, filtrate quindi imbottigliate e tappate.